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A che punto è il vostro progetto e quali sono gli obiettivi per il futuro?
Stato attuale del progetto ImpattoZero ha già realizzato un ecosistema agricolo funzionante, con un prototipo di serra acquaponica operativo e validato per qualità e produttività. Abbiamo ottenuto due brevetti principali (sistemi RAS e sensori IoT con AI) e altri sei in fase di deposito o sviluppo condiviso con partner industriali. L’azienda ha raggiunto il TRL 7 (Technology Readiness Level), con oltre 10 anni di esperienza nel settore e più di 40 progetti e impianti venduti a clienti finali e partner. Siamo attivi con una rete di primi clienti pilota (B2B e B2C), con percorsi personalizzati di coltivazione e trasformazione, e stiamo collaborando con nutrizionisti, chef e specialisti per l’ottimizzazione nutrizionale e sensoriale delle produzioni. Obiettivi per il futuro Espansione industriale: costruzione di un sito produttivo di 10.000 m² per servire su larga scala il mercato italiano e internazionale con produzione “on demand”. Validazione clinica: avvio di trial clinici per documentare scientificamente l’efficacia della nutrizione epigenetica su patologie legate allo stile di vita. Integrazione sanitaria: implementazione di un ecosistema digitale con interfacce per nutrizionisti, medici e pazienti, in sinergia con sistemi sanitari pubblici e privati. Scalabilità globale: sviluppo del modello in franchising e della piattaforma virtuale “Farming-as-a-Service”, per portare ImpattoZero nelle città e nelle comunità internazionali. IPO e crescita finanziaria: finalizzazione di un round di investimento seed da €7.8M con exit a tasso garantito, con l’obiettivo di quotazione pubblica entro 3 anni. Il nostro impegno è creare un impatto sociale, ambientale e sanitario concreto, portando la longevità dal laboratorio alla tavola.
Quando e come nasce l'idea?
L’idea di ImpattoZero – Longevity as Lifestyle nasce nel 2015, come naturale evoluzione dell’esperienza del fondatore Davide Balbi, già imprenditore nei settori dell’energia rinnovabile e della tecnologia. Dopo aver affrontato personalmente un percorso medico legato a una diagnosi senza soluzione, Davide ha compreso che la prevenzione basata sull’alimentazione può essere la medicina più potente. Da questa consapevolezza nasce la visione di creare un modello agricolo dove il cibo sia progettato come cura, in sinergia con le neuroscienze e la medicina funzionale.
Il primo passo concreto è stato lo sviluppo di ecosistemi acquaponici intelligenti per la produzione fuori suolo, con il supporto di nutrizionisti, agronomi, ingegneri e data scientist. Nel 2016, viene incubata la prima NewCo presso il PTP Science Park e vengono avviati i primi progetti pilota.
Dal 2019, l’azienda ha cominciato a produrre e vendere direttamente, affermando un modello di “Farming on Demand” che oggi rappresenta il cuore dell’ecosistema ImpattoZero. A distanza di 10 anni, l’idea originaria si è consolidata in una visione di lungo termine per la longevità, l’educazione alimentare e la sostenibilità, unendo epigenetica, neuroscienze e innovazione agricola in un’unica soluzione scalabile.
Qual è la caratteristica che vi distingue dai competitor e che potrà essere la chiave del vostro successo?
La caratteristica che rende ImpattoZero realmente unica rispetto ai competitor è l’integrazione profonda e sistemica tra agricoltura rigenerativa, neuroscienze, epigenetica, intelligenza artificiale e coaching comportamentale.
Non siamo semplicemente una tech-farm, né un produttore biologico. Siamo il primo ecosistema agricolo che coltiva cibo personalizzato come strumento terapeutico, adattato al profilo genetico, neurologico e comportamentale di ciascun individuo. Il nostro modello “Farming on Demand” non si limita a produrre ortaggi ad alto contenuto nutrizionale: li progetta sulla base dei bisogni di salute, dei gusti, dello stile di vita e persino delle decisioni inconsce che guidano il comportamento alimentare.
Questa convergenza tra scienza della longevità, deeptech e neuroscienze applicate ci consente di offrire una proposta che va oltre l’alimentazione: è longevity-as-a-service, dove il cibo è medicina, la scelta è empowerment, e la tecnologia è al servizio della trasformazione personale e collettiva.
È questa visione integrata e scientificamente validata che ci distingue, ed è ciò che ci permetterà di essere protagonisti in un mercato globale sempre più orientato alla salute preventiva e alla sostenibilità trasformativa.
Fammi sapere se vuoi anche una versione in inglese o da pitch visivo.
Hai detto:
inserisci metriche che di differenziano dai comeptitor e brevetti
ChatGPT ha detto:
Ecco la versione aggiornata della risposta, con l’inserimento delle metriche distintive e dei brevetti:
La caratteristica che rende ImpattoZero realmente unica rispetto ai competitor è l’integrazione profonda e sistemica tra agricoltura rigenerativa, neuroscienze, epigenetica, intelligenza artificiale e coaching comportamentale.
Non siamo semplicemente una tech-farm, né un produttore biologico. Siamo il primo ecosistema agricolo che coltiva cibo personalizzato come strumento terapeutico, adattato al profilo genetico, neurologico e comportamentale di ciascun individuo. Il nostro modello “Farming on Demand” non si limita a produrre ortaggi ad alto contenuto nutrizionale: li progetta sulla base dei bisogni di salute, dei gusti, dello stile di vita e persino delle decisioni inconsce che guidano il comportamento alimentare.
Metriche distintive rispetto ai competitor:
+100% nutrienti rispetto all’agricoltura convenzionale
+90% efficienza idrica grazie a sistemi chiusi senza sprechi
0% chimica sintetica: produzione totalmente naturale e priva di pesticidi
+344% efficienza spaziale rispetto all’agricoltura su suolo
+50% rendimento economico con doppia produzione (ortaggi + pesce)
+77% produttività per metro quadro
+20% maturazione più rapida (fino a 14 giorni)
+100% gestione dei nutrienti senza scarti: ciclo completamente rigenerativo
+40.000 follower attivi nella community digitale
LOI per il 100% della produzione già firmati
Proprietà intellettuale e innovazione brevettata:
2 brevetti concessi (acquaponica integrata con IoT e AI)
1 brevetto depositato
3 brevetti venduti
3 segreti industriali attivi
Tecnologia proprietaria che include: dashboard personalizzata, biosensori in tempo reale, tracciabilità blockchain, algoritmi di epigenetica e preferenze gustative.
Questa convergenza tra scienza della longevità, deeptech e neuroscienze applicate ci consente di offrire una proposta che va oltre l’alimentazione: è longevity-as-a-service, dove il cibo è medicina, la scelta è empowerment, e la tecnologia è al servizio della trasformazione personale e collettiva.
È questa visione integrata e validata da brevetti, metriche e mercato che ci distingue, ed è ciò che ci permetterà di essere protagonisti in un mercato globale sempre più orientato alla salute preventiva e alla sostenibilità trasformativa.
A che punto è il vostro progetto e quali sono gli obiettivi per il futuro?
Il progetto ImpattoZero è attualmente in fase di espansione industriale dopo aver completato con successo le fasi di prototipazione, validazione sul campo e primi clienti attivi. Abbiamo raggiunto il TRL 7 (Technology Readiness Level), con sistemi acquaponici brevettati già operativi in contesti reali. Sono stati siglati contratti preliminari (LOI) per il 100% della produzione futura e sono state definite partnership strategiche per la realizzazione del primo sito produttivo da 10.000 m². Le metriche operative superano gli standard di settore con +344% efficienza spaziale, +100% nutrienti, 0% uso di chimica sintetica e +50% ritorno economico su doppia filiera (ortaggi e pesce).
Gli obiettivi futuri includono:
L’avvio del sito produttivo e la messa in funzione del primo ecosistema completo;
L’espansione nazionale e internazionale attraverso modelli in franchising;
L’integrazione del modello agricolo con sistemi sanitari e piattaforme di coaching;
La validazione scientifica clinica degli effetti epigenetici dei nostri prodotti;
La raccolta di €7.8M in capitale per completare l’infrastruttura e preparare l’IPO prevista entro 36 mesi.
ImpattoZero è pronto per scalare, con una visione chiara: rendere la longevità una scelta accessibile, trasformando il cibo in medicina grazie a un ecosistema che unisce neuroscienze, AI e sostenibilità.
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