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A che punto è il vostro progetto e quali sono gli obiettivi per il futuro?

Il prototipo è ad un TRL 3, la proprietà intellettuale è stata depositata in Italia, I compiti da portare a termine per la fine del 2026 possono essere divisi per aree tematiche. Design Ingegnerizzazione di dettaglio del design già esistente così da portare il tutto in scala, garantirne la realizzazione con materiali biocompatibili e la produzione mediante le tecnologie correntemente in uso. Parallelamente redigere il fascicolo tecnico in conformità con le imposte degli enti regolatori. Durante questo processo vengono inoltre, in forma preliminare, stabilite le basi per la creazione del network necessario per la produzione su scala del dispositivo. Proprietà intellettuale Deposito del PCT Validazione Esecuzione dei primi test in ambiente rilevante: manichino, grande animale e possibilmente cadavere. Tutti questi test sono mirati ad un avanzamento di TRL. Sia il fascicolo tecnico (al primo punto di questa lista) che la validazione appena discussa, saranno poi utilizzati per parte della documentazione che verrà richiesta durante la certificazione CE del dispositivo (non prima del 2027). Investimenti Sarà necessario un primo round, dal valore ancora in fase di definizione, così da finanziare parzialmente le attività descritte sopra. In parallelo si procederà con la ricerca di bandi pubblici a fondo perduto così da aumentare le disponibilità economiche della società oltre ai fondi provenienti da investimenti privati. In particolare, importanti opportunità di finanziamento identificate sono: – Brevetti+ di Invitalia fine 2026 – Smart&Start metà 2026 – EIC Accellerator di Ottobre 2026 Qualora le collaborazioni con I Venture Builder Inglesi ad oggi in contrattazione andassero in porto, si aprirebbero molteplici scenari per una importante raccolta Equity free grazie ai Grant dell’NHS. Crescita Continua Un continuo sviluppo delle capacità e conoscenze dei membri dell’azienda, così da ricoprire con il massimo successo i ruoli definiti.

Quando e come nasce l'idea?

Antonio, a destra in foto, è stato un infermiere di Pronto Soccorso, gli accessi invasivi praticati in emergenza nei pazienti instabili erano pane quotidiano. Se pur efficaci, si sarebbe potuto fare di più. Allora, stanco di vedere lesioni e decessi evitabili, è stato ingegnerizzato un gioco per bambini con l’aiuto di Elia, a sinistra, Ingegnere dei materiali e Nanotecnologie. Il bisogno era quello di creare un dispositivo meccanico ed economico per migliorare e velocizzare le procedure invasive, dalle quali dipende la vita delle persone ed il sonno dei sanitari.

Qual è la caratteristica che vi distingue dai competitor e che potrà essere la chiave del vostro successo?

Il diametro è gradualmente modulabile. Si può quindi decidere di quanto aprirlo e di quanto chiuderlo. Il controllo meccanico dall’esterno non esiste sul mercato, ed il modo in cui lo facciamo è affascinantemente banale.

A che punto è il vostro progetto e quali sono gli obiettivi per il futuro?

Avendo già risposto a questa domanda, utilizzo questo spazio per parlarvi del team. Oltre ad Antonio ed Elia, Il team è sostenuto da numerosi advisors. Nell’ambito della medicina civile due figure contribuiscono attivamente al progetto così da poterne vedere le applicazioni nel proprio campo specialistico: – Dott. Stefano Bonvini: Chirurgo Vascolare, Primario del reparto di chirurgia vascolare a Trento. – Professor Giacomo Bellani: Anestesista, primario del reparto di anestesia di Trento. Nell’ambito della medicina militare un Combat Medic, Incursore del IX° Reggimento Col Moschin dell’esercito italiano, coinvolto in Addestramenti NATO è interessato allo sviluppo del meccanismo per l’applicazione della tecnologia per il soccorso di civili e militari in ambiente impervio. Infine, dal team di ricerca delle vie aeree difficili di Liverpool, gli anestesisti Dott.Richard Ramsarhan, e Dott. Tom Irving hanno già fornito il loro contributo durante le fasi preliminari del progetto.
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