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A che punto è il vostro progetto e quali sono gli obiettivi per il futuro?

Il progetto è già operativo con una piattaforma attiva in Lombardia, dove abbiamo onboardato oltre 200 professionisti certificati e raccolto feedback positivi dagli early adopter. Abbiamo raccolto €380.000 in fase pre-seed, ottimizzato i flussi di prenotazione e avviato le prime attività B2B. Non siamo ancora partiti con la fase B2C perché vogliamo prima consolidare una base solida di professionisti per garantire un’offerta adeguata. Gli obiettivi per il futuro sono chiari: acquisire i primi clienti B2C e validare il modello di revenue, espanderci rapidamente nelle principali città lombarde con 1.500+ professionisti entro 12 mesi e costruire un business scalabile. A 24 mesi puntiamo a un’espansione nazionale, al lancio della dashboard B2B per amministratori e a partnership con assicurazioni, property e utility, così da crescere in modo sostenibile e avvicinarci al break-even.

Quando e come nasce l'idea?

Nel 2021 l’idea embrionale di BEE My Help nasce da un episodio concreto: un problema idraulico in casa che nessun “cugino del cugino” o mamma premurosa è riuscito a risolvere trovando un professionista disponibile nell’urgenza. Da lì ci siamo resi conto che questa era una difficoltà comune a milioni di persone: blackout, perdite d’acqua e tecnici irreperibili tra preventivi vaghi e passaparola poco affidabili. Nel 2024 abbiamo trasformato questa esperienza quotidiana in un progetto strutturato, creando il primo delivery di professionisti per la casa, con la stessa semplicità e rapidità con cui si ordina una pizza. Dopo una fase di analisi di mercato e interviste qualitative, l’idea è stata validata con smoke test e campagne digitali, che hanno confermato un forte interesse sia lato clienti che lato professionisti.

Qual è la caratteristica che vi distingue dai competitor e che potrà essere la chiave del vostro successo?

La nostra forza distintiva è l’essere il primo vero delivery di professionisti per la casa: non un semplice marketplace di contatti, ma un servizio end-to-end che garantisce interventi rapidi, certificati e con prezzi trasparenti. A differenza dei competitor, che spesso offrono lead poco qualificati e preventivi vaghi, BEE My Help assicura pronto intervento 7/7, tecnici verificati, pagamento a lavoro concluso e un’esperienza digitale completa. Questa combinazione genera fiducia, riduce le frizioni e risponde a un bisogno concreto del mercato: avere soluzioni immediate e affidabili per i problemi domestici. È questa semplicità d’uso e affidabilità che crediamo sarà la chiave del nostro successo e della scalabilità del modello.

Fare startup significa anche affrontare sfide di varie entità nel proprio percorso: qual è stato il momento più "challenging" e qual è la lezione più importante che avete imparato?

Il progetto è già operativo con una piattaforma attiva in Lombardia, dove abbiamo onboardato oltre 200 professionisti certificati e raccolto feedback positivi dagli early adopter. Abbiamo raccolto €380.000 in fase pre-seed, ottimizzato i flussi di prenotazione e avviato le prime attività B2B. Non siamo ancora partiti con la fase B2C perché vogliamo prima consolidare una base solida di professionisti per garantire un’offerta adeguata. Gli obiettivi per il futuro sono chiari: acquisire i primi clienti B2C e validare il modello di revenue, espanderci rapidamente nelle principali città lombarde con 1.500+ professionisti entro 12 mesi e costruire un business scalabile. A 24 mesi puntiamo a un’espansione nazionale, al lancio della dashboard B2B per amministratori e a partnership con assicurazioni, property e utility, così da crescere in modo sostenibile e avvicinarci al break-even.
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